20-06-2010, 12:42 AM
... la filiale della mia banca è molto piccola...
Una direttice e pochi impiegati di sportello. In realtà ne ho viste cambiare già tre o quattro in dieci anni e l'ultima è davvero carina. Innanzi tutto è molto giovane per essere una direttrice ma non è solo l'età ed il fascino del suo potere che la rende tale... certo incrementa la curiosità...
Ultimamente mi è capitato di tornare spesso da lei per risolvere un pò di situazioni difficili perchè riguardano la sfera econimica non secondaria soprattutto in un momento come questo, ma che mi stanno dando la possibilità di entrare anche un pò in confidenza con la mia giovane direttrice.
Dopo tanti incontri e soprattutto tanti sguardi rubati ad i suoi affascinanti piedini ancora velati nel magnifico nylon e solo parzialmente nascosti dentro eleganti scarpette, l'ultima volta che ho avuto il coraggio di vederla è stato un pomeriggio di circa 1 mese fa quando spazientita per mia controversa situazione ed oberata di altro lavoro mi ha chiesto di tornare da lei dopo la chiusura pomeridiana degli sportelli... Eravamo li a discutere sulla situazione mentre gli impiegati andavano via. La conversazione prendeva una piega difficile per me... avevo bisogno di un piccolo prestito ma ho già parecchie chiamate sulla mia busta paga e vedevo che la direttrice cominciava a spazientirsi... Io cercavo di prendere tempo e di farmi aiutare con un'idea quando ad un tratto lei si alza in piedi e con fare sicuro si avvicina a me, gira alle mie spalle ma poi mi si fa avanti e si siede sulla scrivania proprio davanti a me... profumo di donna, occhi da gatta, vestitino sobrio ed elegante due splendide gambe velate di magico nylon e sacrpe eleganti con tacco non esagerato... Il mio primo pensiero e desiderio davanti a questa scena è stato quello di gettarmi ai suoi piedi e chiederle aiuto ma la mia dignità di professionista me lo ha impedito.
Dopo qualche altro minuto di discussione il suo viso nervoso e sicuro comincia a sciogliersi in un fiero e malizioso sorriso che cattura il mio sguardo timido e insicuro davanti alla sua austera bellezza... Non so quanto sia durato per me un'eternità anche se in realtà la mia timida insicurezza probabilmente dopo pochi istanti me lo ha fatto abbassare a terra... anzi per l'ennesima volta ai suoi piedi. Ho una sola possibilità di salvarti, mi ha detto con fare risoluto... e mentre alzavo gli occhi per incontrare i suoi ho sentito la sua forte mano sulla mia testa che mi stringeva con forza per i capelli tenendomi lo sguardo verso il basso... Ora mio caro mi sono stufata di ascoltarti e di guardarti in faccia... Ho delle carte da sistemare e vorrei essere fuori di qui in circa mezz'ora... Quindi ora torno al mio posto a lavorare, tu se vuoi sperare di poterti salvare devi strisciare sotto i miei piedi, e prima sotto le suole delle mie scarpe... Voglio vedere la sua lingua che lecca ogni millimetro delle mie scarpe, iniziando ovviamente dalle suole... Voglio sentire il tuo naso che si insinua nella mia scarpa alla disperata ricerca di un pò di buon odore... Non voglio sentire la tua lingua che bagna le mie calze, non ne sei ancora degno, ma solo un'intenso respiro che si affanna nel nutrirsi del loro profumo...
CONTINUA
Una direttice e pochi impiegati di sportello. In realtà ne ho viste cambiare già tre o quattro in dieci anni e l'ultima è davvero carina. Innanzi tutto è molto giovane per essere una direttrice ma non è solo l'età ed il fascino del suo potere che la rende tale... certo incrementa la curiosità...
Ultimamente mi è capitato di tornare spesso da lei per risolvere un pò di situazioni difficili perchè riguardano la sfera econimica non secondaria soprattutto in un momento come questo, ma che mi stanno dando la possibilità di entrare anche un pò in confidenza con la mia giovane direttrice.
Dopo tanti incontri e soprattutto tanti sguardi rubati ad i suoi affascinanti piedini ancora velati nel magnifico nylon e solo parzialmente nascosti dentro eleganti scarpette, l'ultima volta che ho avuto il coraggio di vederla è stato un pomeriggio di circa 1 mese fa quando spazientita per mia controversa situazione ed oberata di altro lavoro mi ha chiesto di tornare da lei dopo la chiusura pomeridiana degli sportelli... Eravamo li a discutere sulla situazione mentre gli impiegati andavano via. La conversazione prendeva una piega difficile per me... avevo bisogno di un piccolo prestito ma ho già parecchie chiamate sulla mia busta paga e vedevo che la direttrice cominciava a spazientirsi... Io cercavo di prendere tempo e di farmi aiutare con un'idea quando ad un tratto lei si alza in piedi e con fare sicuro si avvicina a me, gira alle mie spalle ma poi mi si fa avanti e si siede sulla scrivania proprio davanti a me... profumo di donna, occhi da gatta, vestitino sobrio ed elegante due splendide gambe velate di magico nylon e sacrpe eleganti con tacco non esagerato... Il mio primo pensiero e desiderio davanti a questa scena è stato quello di gettarmi ai suoi piedi e chiederle aiuto ma la mia dignità di professionista me lo ha impedito.
Dopo qualche altro minuto di discussione il suo viso nervoso e sicuro comincia a sciogliersi in un fiero e malizioso sorriso che cattura il mio sguardo timido e insicuro davanti alla sua austera bellezza... Non so quanto sia durato per me un'eternità anche se in realtà la mia timida insicurezza probabilmente dopo pochi istanti me lo ha fatto abbassare a terra... anzi per l'ennesima volta ai suoi piedi. Ho una sola possibilità di salvarti, mi ha detto con fare risoluto... e mentre alzavo gli occhi per incontrare i suoi ho sentito la sua forte mano sulla mia testa che mi stringeva con forza per i capelli tenendomi lo sguardo verso il basso... Ora mio caro mi sono stufata di ascoltarti e di guardarti in faccia... Ho delle carte da sistemare e vorrei essere fuori di qui in circa mezz'ora... Quindi ora torno al mio posto a lavorare, tu se vuoi sperare di poterti salvare devi strisciare sotto i miei piedi, e prima sotto le suole delle mie scarpe... Voglio vedere la sua lingua che lecca ogni millimetro delle mie scarpe, iniziando ovviamente dalle suole... Voglio sentire il tuo naso che si insinua nella mia scarpa alla disperata ricerca di un pò di buon odore... Non voglio sentire la tua lingua che bagna le mie calze, non ne sei ancora degno, ma solo un'intenso respiro che si affanna nel nutrirsi del loro profumo...
CONTINUA
